
LA PERFORMANCE SUL PALCO Una dichiarazione d'amore per l'Italia ed una per la sua Cuba, che spera ottenga libertà. Andy Garcia arriva sul palco del Teatro Ariston poco dopo le 22.30 e si concede ad una lunga intervista di Gianni Morandi: «L'italia -dice l'attore hollywoodiano nato a Cuba- ha una cultura meravigliosa. Mi sento italiano per digestione -scherza- perchè mangio tanto. Ma non c'è niente che non mi piaccia dell'Italia, davvero. Per me è molto facile amare l'Italia: è molto simile al paese dove sono nato, Cuba. Tanti dei film che ho fatto sono legati a personaggi italiani. Di musica italiana ne ho sentita tanta, soprattutto sul set del 'Padrinò. In italia ho lavorato ma l'ho girata tutta dalla Sardegna a Cortina, sono anche stato a Spoleto: è stato bellissimo suonare lì». Morandi gli chiede della famiglia (ha quattro figli). Garcia racconta il primo incontro con la moglie Maria Victoria Lorido: «L'ho vista in un bar, mi sono avvicinato e le ho proposto di sposarmi. E stato amore a prima vista. Lei ha detto di sì ma mi dice sempre che quella sera l'avrei proposto a chiunque...». Ma quando il conduttore di Sanremo gli chiede se il suo temperamento latino si traduce in infedeltà, lui risponde sorridendo, in perfetto italiano: «Io guardo però non tocco». L'attore diventa molto più serio quando Morandi gli chiede di Cuba: «L'ho lasciata due anni e mezzo dopo la rivoluzione e non sono mai più tornato. Ma ce l'ho sempre nel cuore». E anche quando il discorso passato alla musica, che l'attore compone spesso anche per i suoi film, Garcia si siede al pianoforte e, dopo aver salutato Elisabetta e Belen, annuncia: «Vi suono una canzone cubana, perchè vorrei che Cuba fosse come l'Italia, libera». Quuindi intona un'inequivocabile «Cuba libre» e Morandi si unisce a lui per un'improvvisazione sul tema sanremese.
(fonte leggo.it)
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