«Non penso mai al fatto che un giorno potrei tornare in carcere e chissà per quanto tempo. Ma in quel caso mi faccio la galera e mi laureo. Si sta bene in carcere». Così Fabrizio Corona in un'intervista a Diva e donna, in edicola domani. Nella quale l'agente più chiacchierato d'Italia, in procinto di lanciarsi sul mercato editoriale con tre periodici, si racconta senza freni, nonostante i «trentuno procedimenti giudiziari in corso», le «condanne in primo grado di 8-9 anni» e le ultime polemiche dopo la pubblicazione dei verbali d'interrogatorio in cui Lele Mora lo definisce suo amante. A iniziare dal suo rapporto con Belen Rodriguez: «Lei è l'unica che mi ha cambiato -racconta Corona- In un anno e mezzo ho decelerato totalmente. Siamo in un momento particolare. Chiamiamola una fase di stasi. Una volta le chiedevo un figlio tutti i giorni. Ma ora bisogna risolvere i problemi, capire se continueremo a stare insieme. Quando due persone si amano, per far finire veramente una storia ci vuole tempo. Io vivo di passione. Belen è la mia più grande passione». Intanto «sto preparando un monologo a teatro, come Travaglio, stile Carmelo Bene -continua- dove racconto tutta la mia vita. Andrà nei dieci teatri più importanti d'Italia: debutto a Torino, il 23 novembre». In uscita a febbraio ha anche un film in uscita, il remake di «Scarface», e «adesso rifaccio Squadra Antimafia per Canale 5. Dovevo fare con Garrone un film sulla mia vita. Siamo diventati amicissimi. Poi lui si è perso nei meandri del suo cervello incredibile».
(fonte leggo.it)
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