giovedì 17 febbraio 2011

SANREMO, ANDY GARCIA: "IL BUNGA BUNGA? MAI INVITATO"

Un fiume in piena Andy Garcia, anche nella conferenza stampa riservata agli artisti dopo la conclusione della loro performance sul palco. «Il bunga bunga? Non lo conosco. Non mi hanno mai invitato a questa festa». Il superospite della seconda serata di sanremo non manca di ironizzare con la stampa. «In caso, in caso di invito, non ci sarei andato». Andy Garcia, attore americano nato a Cuba e famoso per aver preso parte alla trilogia del 'Padrino', parla anche del suo amore per il cinema italiano: «Girerei in un film di Bertolucci - dice - non sono comunque al lavoro su progetti particolari in Italia. «Se dovessi scegliere un personaggio da interpretare - dice - mi calerei nei panni di Cyrano de Bergerac».

LA PERFORMANCE SUL PALCO Una dichiarazione d'amore per l'Italia ed una per la sua Cuba, che spera ottenga libertà. Andy Garcia arriva sul palco del Teatro Ariston poco dopo le 22.30 e si concede ad una lunga intervista di Gianni Morandi: «L'italia -dice l'attore hollywoodiano nato a Cuba- ha una cultura meravigliosa. Mi sento italiano per digestione -scherza- perchè mangio tanto. Ma non c'è niente che non mi piaccia dell'Italia, davvero. Per me è molto facile amare l'Italia: è molto simile al paese dove sono nato, Cuba. Tanti dei film che ho fatto sono legati a personaggi italiani. Di musica italiana ne ho sentita tanta, soprattutto sul set del 'Padrinò. In italia ho lavorato ma l'ho girata tutta dalla Sardegna a Cortina, sono anche stato a Spoleto: è stato bellissimo suonare lì». Morandi gli chiede della famiglia (ha quattro figli). Garcia racconta il primo incontro con la moglie Maria Victoria Lorido: «L'ho vista in un bar, mi sono avvicinato e le ho proposto di sposarmi. E stato amore a prima vista. Lei ha detto di sì ma mi dice sempre che quella sera l'avrei proposto a chiunque...». Ma quando il conduttore di Sanremo gli chiede se il suo temperamento latino si traduce in infedeltà, lui risponde sorridendo, in perfetto italiano: «Io guardo però non tocco». L'attore diventa molto più serio quando Morandi gli chiede di Cuba: «L'ho lasciata due anni e mezzo dopo la rivoluzione e non sono mai più tornato. Ma ce l'ho sempre nel cuore». E anche quando il discorso passato alla musica, che l'attore compone spesso anche per i suoi film, Garcia si siede al pianoforte e, dopo aver salutato Elisabetta e Belen, annuncia: «Vi suono una canzone cubana, perchè vorrei che Cuba fosse come l'Italia, libera». Quuindi intona un'inequivocabile «Cuba libre» e Morandi si unisce a lui per un'improvvisazione sul tema sanremese.

(fonte leggo.it)

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