“Bisogna dare al Grande Fratello il tempo di crescere", la seconda puntata del Grande Fratello non ha registrato il solito boom di ascolti ed in molti hanno parlato di una fine "prematura" del reality per eccellenza della televisione italiana. A difendere il programma Alfonso Signorini, direttore di "Chi", "Tv, sorrisi e canzoni" e opinionista fisso (unico) della trasmissione: " Siamo appena alla seconda puntata - ha dichiarato al "Corriere della Sera" - non sono scoppiate ancora le dinamiche che consentono al reality di decollare. Aspettiamo prima di darlo per morto e recitare il De Profundis".
Il difetto nell'edizione di quest'anno però c'è ed è la scelta dei partecipanti: "I ragazzi mi sembrano tutti un po’ omologati, formato Uomini e Donne, fondamentalmente tutti legati alla generazione della De Filippi: una generazione dal punto di vista televisivo fortissima ma non rappresentativa. Ci sono dei ragazzi diversi che non si riconoscono nella grande famiglia del Gf, non tutti i giovani di quell’età provengono da famiglie separate o allargate. Esiste una normalità che forse più di altre volte nel Gf non è rappresentata. Poi manca uno scontro generazionale: mi sarebbe piaciuto vedere delle generazioni a confronto, ma non entro nel merito delle scelte autorali”.
(fonte leggo.it)
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