"Ho inventato una vita parallela"
"Berlusconi non mi ha mai toccata". "A nove anni ho subito il primo trauma della mia vita: sono stata violentata da due zii e da lì ho inventato una vita parallela" Lo ha raccontato piangendo Karima El Mahroug, nota come Ruby Rubacuori, ad Alfonso Signorini nel corso della puntata di Kalispera. "La mia paura - continua la diciottenne - è sempre stata quella di avvicinarmi alla gente e per questo raccontavo di essere egiziana e non marocchina.
Tra le lacrime la ragazza ha rivelato di aver parlato solo con la madre della violenza subita dagli zii ancora bambina. Ma lei "non ha avuto il coraggio di parlare, mi diceva "non sei più vergine, papà ammazza te". A lui non l'ho mai detto, mamma diceva che avrei rovinato la famiglia".
Karima ha riferito anche che a 12 anni decise di cambiare religione. Per questo suo padre la punì "con una padella di olio bollente" addosso tanto che ne porta ancora i segni in testa e su una spalla.
"Mai fatto la prostituta"
In seguito la ragazza ha smentito sia di essersi mai prostituita che di aver chiesto 5 milioni di euro al premier Silvio Berlusconi. "Mai fatto la prostituta" ha detto ad Alfonso Signorini la giovane marocchina coinvolta nell'inchiesta della procura di Milano in cui il presidente del Consiglio è indagato per concussione e favoreggiamento alla prostituzione minorile. Karima ha raccontato di aver provato in un'occasione a prostituirsi e di non esserci riuscita. "C'è un detto che mi diceva sempre mia madre e io ci credo: puttane si nasce, non si diventa", ha ricordato.
Poi la 18enne marocchina ha raccontato di essere andata in un albergo di lusso di Milano con un cliente presentatole da un'amica. "Quando sono rimasta in reggiseno e mutande e lui stava per mettermi le mani addosso, io ho cominciato a urlare", ha raccontato, sostenendo che l'uomo le ha lasciato mille euro, colpito dalla sua reazione, senza pretendere alcun rapporto sessuale.
"Mai chiesto 5 mln al premier"
Karima el Mahroug ha negato di aver mai chiesto 5 milioni di euro a Silvio Berlusconi, come emerge in un'intercettazione telefonica raccolta dalla procura di Milano. Ad Alfonso Signorini, che le ha chiesto se si ricordasse di quella conversazione, la 18enne marocchina ha risposto: "Assolutamente no, mi potrei vantare di cose esagerate ma non di una cosa del genere". "Non capisco più - ha aggiunto - quello che è vero o quello che viene scritto". "Non voglio attaccare i pm - ha proseguito - ma ad arrivare ad aggredire una ragazza così... Io aspetto dal primo novembre di essere sentita".
"Non mi ha toccato nemmeno con un dito"
Silvio Berlusconi "non mi ha toccato nemmeno con un dito" ha affermato ancora Ruby nella registrazione di Kalispera. "Lo stimo come persona e per avermi aiutato senza alcun tornaconto", ha aggiunto la ragazza.
"Non dissi al premier di essere parente di Mubarak"
Ruby non avrebbe mai detto al premier Silvio Berlusconi di essere parente del presidente egiziano Mubarak. Con Signorini ha ricostruito la sera del 14 febbraio 2010 quando si recò a cena ad Arcore. "Piacere Ruby - si presentò la ragazza - ho 24 anni". Aggiunse poi di essere egiziana, non marocchina. Ruby sostiene di avere appreso "dai giornali" la vicenda della "nipote di Mubarak", come venne qualificata dal premier nella sua telefonata in questura.
"Lui mi ascoltò a lungo, meglio di psicologi"
Karima ha raccontato di aver trovato Silvio Berlusconi una persona molto disponibile ad aiutare una persona in difficoltà, come era lei, già dal primo incontro, avvenuto ad Arcore il 14 febbraio 2010. Il presidente del Consiglio, ha ricordato la 18enne marocchina, mi sembrò "disposto ad ascoltarmi, a differenza di tutti gli psicologi che ho incontrato negli anni e che sono pagati per farlo".
"Ad Arcore una cena normale"
La giovane ha raccontato di aver conosciuto il premier "esattamente il 14 febbraio, il giorno di San Valentino". "Mi ero da poco lasciata con il mio ragazzo - ha detto - e una mia amica mi aveva proposto di fare una cena, mi aveva detto di vestirmi elegante. Io mi sono messa un tailleur grigio e solo quando siamo arrivate in taxi davanti a questo palazzo enorme mi ha spiegato che eravamo a casa del presidente. Una cena normale come in qualsiasi casa di un qualsiasi amico normale. All'inizio mi sono mostrata timida, poi mi sono lasciata andare" ha affermato. "Quando l'ho visto - ha continuato - ho detto 'piacere Ruby' e che avevo 24 anni, la mia amica mi aveva portato li' dicendo che avevo difficolta'". Ruby ha riferito che quella sera erano presenti diverse ragazze e il direttore del Tg4, Emilio Fede. Poi ha detto di aver lasciato Arcore "appena terminata la cena" perché faceva la cameriera in un ristorante di Milano e doveva essere a lavoro presto il mattino seguente. Prima di andarsene, ha riferito, Berlusconi "mi ha chiamata nel suo ufficio e mi ha detto che gli aveva fatto piacere conoscermi". La giovane ha riferito che il premier le ha consegnato una busta dicendole di aprirla soltanto una volta salita in macchina. "La busta conteneva 7 mila euro - ha raccontato - io non li avevo mai visti cos' tanti soldi: guadagnavo 700 euro al mese".
"Nel mio futuro un matrimonio"
Sognava il mondo dello spettacolo "perché si guadagna molto bene", ma ora, dopo lo scandalo che la coinvolge, sogna il matrimonio. Lo ha detto ancora Ruby. Alla domanda di Signorini riguardo al suo futuro, Ruby, seduta accanto al fidanzato Luca, ha risposto secca: "Il matrimonio, che è anche in vista. Da due mesi precisi riesco a essere sincera con la persona che mi sta accanto".
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