La vita di Ilary e Francesco Totti dietro la porta di casa, raccontata a Repubblica
La "Pupona", moglie del "Pupone" Francesco Totti, è Ilary Blasi, trent’anni appena compiuti e un passato da letterina.
Ma se provate solo a ricordarla come “la moglie di Totti” potreste avere vita poco facile. Sì perché Ilary Blasi di gavetta ne ha fatta, e da semplice letterina adesso è una donna realizzata su tutti i fronti: due figli, un lavoro super, un marito che ama e non dimentichiamolo, un sacco di soldi da spendere.
A Repubblica Ilary Blasi si racconta scherzando sul paragone che da sempre le è stato affibbiato con la bellissima coppia hollywoodiana Victoria e David Beckham. “Il paragone mi diverte, li adoro. Ma il loro stile è opposto al nostro, fanno vita mondana, escono tutte le sere. Noi ceniamo prestissimo, andiamo a letto alle dieci. Ne dicono di tutti i colori sui Beckham, ma alla fine stanno sempre insieme: hanno quattro figli, lanciano un messaggio positivo, sono una bella famiglia. Anch’io alla famiglia do valore, l’ho voluta e me la sono costruita”.
E infatti Ilary Blasi, da semplice letterina è diventata presentatrice di uno show cult come Le Iene.
Tutto quello che Ilary ha, è riuscita ad ottenerlo solo con le sue forze e al giornalista di Repubblica lo sottolinea così : “Nasciamo individui, e io sono nata Ilary non Francesco. Venivo da Passaparola e Cd live, RaiTre mi ha fatto fare il salto. Diciamo la verità: ci si aspettava poco da me, un’ex letterina fidanzata con un calciatore al massimo partecipa a una trasmissione sportiva. Poi Le Iene ha dato una spinta forte alla mia carriera.
Cosa sogno ora? Di presentare, ma so che devo ancora crescere per avere un programma tutto mio. Ci vuole esperienza. Mi piacerebbe condurre un reality: sei lì da sola, devi tenere a bada tutti.
E con Francesco, non mi dispiacerebbe fare una sit-com. Il mio punto di forza è l’ironia e poi, ricordo da dove vengo. La bellezza conta all’inizio, però poi devi dimostrare di saperle fare le cose, devi impegnarti”.
A fine intervista Ilary sciolglie un dubbio che da sempre attanaglia la mente dei fan (suoi ma soprattutto del pupone Totti): Come mai ha scelto il nome Chanel per sua figlia. “Ho chiamato mia figlia Chanel perché trovo che leghi benissimo col cognome. No? Totti è un cognome duro, lo sente? Tot-ti. Invece Chanel, è così dolce.
L’ho scelto per il suono, giuro, la moda non c’entra. Tanto anche se l’avessi chiamata Giulia o Maria avrebbero avuto da ridire. Non sa quante bambine adesso, anche fuori Roma, si chiamano Chanel”. Un vanto o una condanna per le tante bambine anche non romane, che come ci tiene a sottolineare Ilary, hanno il nome Chanel?
(fonte virgilio.it)
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